giovedì 31 gennaio 2019

L'immagine di madre perfetta? La vita non è un gioco: IO STO CON KEIRA!

TEMPO STIMATO PER LA LETTURA: 05 min. 09 sec.



“La mia vagina si è lacerata. Sei venuta fuori con gli occhi aperti. Le braccia alzate. Urlante. Ti hanno posata su di me, coperta di sangue, di vernice caseosa, con la testa deformata dal passaggio nel canale cervicale. Pulsante, ansimante. Ricordo la merda, il vomito, il sangue, i punti. Ricordo il campo di battaglia, la battaglia per la tua sopravvivenza. E io sarei il sesso debole? Lo saresti tu?”

Chiara, diretta, scioccante e a tratti disgustosa. Un paio di settimane fa le dichiarazioni dell'attrice Keira Knightley impazzavano sui tabloid con tanto di pezzi tratti dal suo ultimo saggio sulla maternità nudi e crudi come quello sopra riportato. Hanno fatto rumore i ruggiti di Keira: celebre attrice londinese classe '85, dislessica, additata come anoressica (cosa da lei sempre smentita ma che fu concausa di un bel esaurimento nervoso a soli 22 anni),  mamma di Edie da quasi tre anni, salvata per un pelo dalla madre rispetto alla decisione del padre di chiamarla Kira alla sua nascita. Se così non fosse stato Kira avrebbe rappresentato il corrispettivo femminile russo del nome Ciro

ecco quando la sensibilità materna e una vocale sono in grado di salvarti da un difficile destino!

Non mi ha mai fatta impazzire a pelle, più che altro perché ho una terribile fissazione e memoria fotografica per i dettagli esagerati o anormali. Mi rimangono impressi così tanto che quando li individuo senza dare troppo nell'occhio soffro in seguito di rigetto psicologico dell'elemento che costituisce la totalità rispetto al dettaglio disturbante. Perciò, anche se nessuno ne ha mai parlato o per molti può sembrare un segno particolare, non ho mai apprezzato le mascelle di Keira. Ho spesso immaginato che avesse tentato di ingoiare un ferro da stiro da piccola o che fosse parente stretta del primo indimenticabile Ridge Forrester: Ronn Moss. E' lui il precursore del Mascellanesimo, non v'è dubbio.

Credo oggi di aver superato questo mio limite, grazie proprio alle frasi tuonate da Keira contro Kate Middleton

“Nascondi il dolore, il corpo che si spezza, il seno che gocciola, gli ormoni impazziti. Appari bella, alla moda, non mostrare il tuo campo di battaglia, Kate. Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante è venuta fuori da te, stai là, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi”.

Standing ovation alla Kneightley, premio Oscar per la più intelligente considerazione di inizio 2019, Golden Globe per la lezione di anticonformismo e autocoscienza. 

"KEIRA FOR PRESIDENT!" 


inneggiava con tanti palloncini  colorati e stelle filanti la mia testolina fantasiosa.


Per Keira si evince dunque che la maternità è uno squarcio, non solo corporeo ma anche sulla realtà. In effetti è tutto quello che ho sempre sospettato ma che ultimamente sta trovando conferma nei miei incontri più confidenziali.
Accanto al due per centro di mamme alla Kate Middleton che acquisiscono solamente charme, sentimentalismo, messe in pieghe, realizzazione assoluta e il senso della vita nel diventare madri ci sono le altre. Sono mamme esattamente come le prime, hanno lo stesso amore trascendente per i figli e anche le stesse occhiaie, le stesse smagliature, lo stesso seno svuotato, gli stessi trucchi ormai secchi ed inutilizzabili nella trousse, la stessa pancera contenitiva, le stesse scarpe tacco 12 che non metteranno mai più, lo stesso nervosismo, la stessa voglia di sfogarsi e le stesse preoccupazioni che occhio e croce le accompagneranno moltiplicandosi subdolamente per il resto della loro vita.

C'è una sola differenza tra le due categorie di Mammosità: le prime ci tengono a mettere in risalto il loro potere e a darsi un tono agli occhi della società, alle seconde non frega un cazzo perché sanno che è proprio nella verità e schiettezza che c'è spessore e personalità. Ovviamente io, che inizio a dubitare seriamente di possedere il gene della maternità simpatizzo per le seconde, le guerriere Sayan.

Io sono una che  Michela Andreozzi definirebbe childless per caso, ossia una senza figli perché fino ad ora non ne sono arrivati ma non sta facendo la maratona del sesso a scopi riproduttivi e nemmeno ha intenzione di farsi piantare delle canule nelle ovaie pur di averne a tutti i costi. Nel suo ultimo libro "Non me lo chiedete più" infatti la famosa commediografa, attrice e conduttrice radiofonica declina tutta la diversa nomenclatura e altresì difende in modo coraggioso, oggettivo, carismatico, comico e profondo le #Childfree: ossia coloro che hanno scelto responsabilmente di non avere figli. E' un libro che dovrebbero leggere tutti i 7,6 miliardi di persone circa che popolano la Terra e che riporta al centro il ruolo contemporaneo della donna donando conforto e nuove prospettive ai cuori di coloro  che alzavano il dito balbettando un timido: 

"Ma quindi anche io valgo?"


Certo, in uno stivale tutto malconcio e bucato che non sforna più figli (Nascite, nuovo crollo nel 2018: mai così male dall’Unità d’Italia) è rischioso affrontare questi argomenti: è un attimo trovare un sit-in sotto casa con la catasta di legna già accesa! No, niente rogo per ora: la Andreozzi trionfa e le stelline delle recensioni positive con lei, il che fa ben sperare che qualcosa stia cambiando...siamo in tante: olè!

Aldilà della maternità, non maternità.. si affacciano nuove minacce se si pensa alle generazioni future, a tal proposito  il mio settimanale preferito https://www.iodonna.it/ riporta che: 

"Secondo l'ultimo rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, entro due generazioni sarà sconsigliato lasciar giocare i minori all'aperto a causa dell'inquinamento atmosferico. Il riscaldamento globale causerà più malattie e morti delle guerre o della povertà. Aumenteranno zanzare, zecche, infezioni batteriche portate da inondazioni che avranno contaminato l'acqua potabile. Cresceranno, tra gli altri, i problemi di salute mentale. Se non abbiamo voglia di allungare lo sguardo fino alle due generazioni che verranno, già oggi il 93 per cento dei bambini non respira bene, fuori e dentro casa".


Che allegria cavoli! Il fatto è che poi tocca sempre a noi scegliere se procreare o no, padri o succedanei che siano siamo noi che teniamo il tema natalità per le palle! Clonano gli animali, stampano gli organi in 3D ma mai che creino uteri maschili ad esempio... Tanto vale la pena che la coppia (se c'è) si sieda un momento a tavolino e indaghi sul vero PERCHE' del voler concepire delle innocenti creaturine in sto delirio  (una trentina di guerre all'attivo per un totale di 70 Stati coinvolti, aumento divario tra ricchi e poveri nel mondo al ritmo di 2.5 miliardi di dollari al giorno in favore dei super-ricchi, della crisi economica d'Occidente con conseguente calo occupazionale degli Stati sfigati non scrivo dati perché è come sparare sulla Croce Rossa, incremento dell'allarme droga +39% in due anni con primo approccio a 8 anni etc etc...) e indebitarsi anticipatamente per circa 171mila euro senza considerare l'inflazione (Report Federconsumatori: costi per mantenere e crescere un figlio da 0 a 18 anni):
  1. Per avere un erede? Che triste pragmatismo. Godranno sicuramente del patrimonio i discendenti senza poter respirare stando all'OMS. Se si intende invece un'eredità genetica/discendenza genealogica invece devo constatare che la sovrastima che nutriamo verso noi stessi e la nostra stirpe è sempre sconvolgente…
  2. Per dare nipotini ai nonni? Tipica risposta maschilista da clava: "Io usare te femmina per miei genitori felici UGA-UGA!"
  3. Per avere un ME in miniatura? Questa era un forma di narcisismo patologico pre-selfie di epoca antecedente all'attuale era social, spero sia in via di estinzione.
  4. Perché mi piacciono i bambini? Bugia, non ci crede nessuno.
  5. Perché sono portato a fare il genitore? I risultati dell'educazione genitoriale delle ultime generazioni non è che siano incoraggianti però per carità… è bello avere fiducia nelle proprie capacità al netto del contesto.
  6. Perché amo mia moglie/mio marito e desidero un frutto del nostro legame? Che dolce e zuccherina prospettiva. Peccato che il frutto sia la scelta, dedizione e scoperta quotidiane dell'immensità dell'altro non un figlio che verrà al 100% strumentalizzato nell'ineluttabile conflitto.
  7. Perché voglio che qualcuno si occupi di me quando sarò anziano? Beh, questa è parecchio sincera. Il problema è che da Panama o dalle Isole Kerguelen con tanto di dito medio via Skype sarà dura, vista la continua tendenza ad alzare i tacchi e andarsene.
  8. Perché sono un egoista che vuole fare l'altruista? Un premio Nobel alla sincerità. Sono i classici che pensano "Perché gli altri si e io no?" su tutto, anche sulla procreazione. Immagino già quanto possa essere per loro esaltante dire "ah ma MIO figlio non lo farebbe mai..", "Sa, MIO figlio è stato selezionato dalla NASA per la prossima spedizione per lo spazio…" e normalmente l'interlocutore pensa "Ah si? Bello. Speriamo che non torni". Immagino anche quanto sarà avvincente per tali genitori condizionare continuamente lo sventurato rampollo con false credenze e proiezioni mentali e a quanto saranno impegnati nel culto fanatico ed isterico dell'iconografia famigliare. Però dai, saranno anche quei genitori che si leveranno il sangue per i figli o meglio per l'idea che hanno dei propri figli, questo slancio di altruismo bisogna riconoscerlo!
  9. Perché discuterne? Facciamoli e basta, il resto lo affronteremo! E poi se mangiamo in due, mangeremo in tre! E pensare che il cervello non ce l'abbiamo a caso...
  10. Perché non so da che parte iniziare, mi sento indegno di fronte a tanta immensità ma lo desidero perché credo e amo Dio? Démodé, le chiese e luoghi spirituali sono vuoti come lo siamo noi.
  11. Sono ateo/a, non so un tubo di ste cose e non ho passione per i bimbi. So solo che amo mio marito/moglie e lo faccio solo per lui/lei? Tuoché, non fa un plissé.
In tutto questo l'altro ieri ho visto Serena, una mia amica. Sempre positiva lei, fiduciosa, ilare: un nome, una garanzia! Però l'altro giorno non era tanto nel suo nome...ed infatti proprio parlando di questi argomenti che la tormentano da un pò ad un certo punto mi fa: "Ho detto a Christian che sono disposta a tutto... pur di non aver figli! Proprio non me la sento, gli ho spiegato che è proprio perché lo amo tanto e sono così consapevole che non posso prendermi questa responsabilità immensa. Non è questione di paura o non paura però Eli.. diciamoci la verità: come dice Vasco 

la vita è bella ma la realtà è uno schifo! 



Io non credo in nulla almeno sarebbe più facile se avessi la scusa della religione. Io non mi sento neanche di questo mondo! Certo le congetture di cui parliamo spesso non aiutano ma forse sono preambolo di una VERITA', che io so e non posso far finta di non ascoltare!
Lo so che questo realismo ti ha sempre destabilizzata però io sono così: è più forte di me e non sarei credibile a me stessa prima di tutto se lo facessi per rendere felice un altro, anche se è l'uomo che amo" .



Erano le cinque del pomeriggio, pioveva a dirotto e alla radio passavano i Radiohead - Creep. 

Non le ho risposto nulla, l'ho stretta forte a me. E mentre l'abbracciavo siamo scoppiate a piangere.







I principali conflitti in corso:
https://www.iltempo.it/esteri/2018/04/15/news/siria-guerre-mappa-conflitti-atlante-ipocrisia-asia-africa-europa-america-oceania-1061120/

Rapporto Oxfam 2019: aumenta divario tra ricchi e poveri nel mondo:
http://secondowelfare.it/povert-e-inclusione/rapporto-oxfam-2019-aumenta-il-divario-tra-ricchi-e-poveri-nel-mondo.html

Allarme droghe +39% in due anni. Ragazzi italiani al secondo posto in Europa:
https://www.repubblica.it/cronaca/2018/06/26/news/libro_bianco_sulle_droghe-200063290/

Colla, coca, eroina: in Italia l'emergenza droga comincia a 8 anni:
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/09/19/news/colla-coca-eroina-l-emergenza-droga-comincia-a-8-anni-1.327107

Per acquistare "Non me lo chiedete più" di Michela Andreozzi:


Per ascoltare Creep dei Radiohead:

Chi è il guerriero Sayan?
TRADUZIONE CREEP - RADIOHEAD:

Sgradevole
Quando tu eri qui prima
non riuscivo a guardarti negli occhi
tu sei proprio come un angelo
la tua pelle mi fa piangere
tu fluttui come una piuma
in un mondo meraviglioso
Io avrei voluto essere speciale
tu sei così maledettamente speciale

ma sono una persona sgradevole, sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto

non importa se ferisce
io voglio avere il controllo
voglio un corpo perfetto
voglio un'anima perfetta
voglio che tu noti
quando non sono in giro
tu sei così maledettamente speciale
Io avrei voluto essere speciale

ma sono una persona sgradevole, sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto
lei corre fuori dalla porta
lei sta correndo
lei corre… 

Qualunque cosa ti renda felice
tutto ciò che vuoi
tu sei così maledettamente speciale
Io avrei voluto essere speciale

ma sono una persona sgradevole, sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto
io non appartengo a questo posto

martedì 22 gennaio 2019

L'ipotesi della DIETA, Truman e il maccherone che te distrugge.

ATTENZIONE: questo articolo è sconsigliato per un chi segue con impegno ma a fatica un regime ipocalorico. 
TEMPO STIMATO PER LA LETTURA: 8 min. e 37 sec.



Quando guardo la scena di Albertone penso sempre: ma è Sordi che distrugge il maccherone o è il maccherone che distrugge Sordi?

Non so, so solo che siamo -149 giorni all'inizio del solstizio d'estate, del sole carbonizzante, dei girasoli, dei bagni al mare, dei castelli di sabbia e.. della temutissima prova costume

Voi come siete messi? Beh, devo confidare che io non sono messa benissimo. Seppur mi possa ritenere fortunata poiché Afrodite mi ha concesso qualche aiutino fino ad ora me ne sono sempre approfittata aggirando il problema o ricorrendo alla dieta dell'ultimo secondo che diciamoci la verità: non è che faccia proprio bene. Inoltre facendo le dovute corna godo di buona salute il che, temo che sia un aggravante della mia inazione verso l'obiettivo peso forma.

L'altro ieri poi mi sono imbattuta in questo articolo sul Corriere della Sera: "Perché l'esercizio fisico non vi farà dimagrire" https://www.corriere.it/salute/nutrizione/19_gennaio_12/dieta-perche-l-esercizio-fisico-non-vi-fara-dimagrire-23c944ac-167b-11e9-9ac5-fed6cf5dadce.shtml e mi è risalito quasi il pranzo che avevo poco prima terminato dal nervoso e dalla paranoia. Sì, perché fino a quel momento ero stata una fedele credente del fitness sia come valvola di sfogo che come salvagirovita, una che credeva che un'ora di step potesse riparare ai quotidiani peccati di gola stile "bacino e passa tutto", una che valutando tra la felicità di un lauto pasto da un lato e l'infelicità conseguente alla rinuncia dall'altro ha sempre scelto la prima tastando bene nella giacca il tesserino della palestra. 

Mi sono sentita afflitta come Truman Burbank (Jim Carrey) scopre che la sua realtà è tutta una finzione e manipolazione (The Truman Show). 

Povero Truman, io ti capisco. Scoprire che le tue credenze e la tua vita sono un fake non è bello.

Così anch'io ho dovuto abbandonare quelle certezze ed argomentazioni ormai non più sostenibili e tutto ad un tratto mi è apparsa davanti la mia carriera alimentare e sportiva fino ad oggi. 
Debbo confessare che se i miei genitori mi avessero chiamata Costanza avrebbero fatto un tremendo ed enorme errore e so che sarò sempre piuttosto pigra ma nonostante questo il desiderio di piacere e piacermi ha sempre avuto la meglio, infatti in occasione del #10yearschallenge  che impazza sui social (https://www.quotidiano.net/magazine/10-years-challenge-1.4394518*) ricordo che a quell'epoca mi ero convinta di essere Wonder Woman e così dopo il lavoro già svolto in piedi e parecchio dinamico mi rintanavo 3 volte la settimana in palestra. Raggiunsi discreti successi grazie anche alla spinta motivazionale del mio trainer che aveva preso a cuore la mia sfida: trasformarsi da bradipo in levriero. 

Ricordo che nelle serate migliori riuscivo ad alzare 50 kg con lo squat e in certi momenti mi sentivo come Baracus dell'A-Team. Ciononostante, dopo aver compreso che mangiavo il doppio di prima per sostenere le estenuanti sedute in palestra, abdicai dopo un po' per dedicarmi nei ritagli di tempo ad inattività dal taglio più femminile quali il divano e la televisione. 

Di quei mesi di sacrificio e disciplina continuativi mi è rimasto un buon ricordo e ringrazio ancora soprattutto una sorprendente accelerazione del metabolismo con cui continuo a fare la pacchia e tiro a campare. Inoltre a onor del vero devo aggiungere che ogni giorno al mio risveglio accusavo un dolore ai muscoli delle gambe inaudito e si sa.. la pigrizia è uno scheletro pronto ad uscire dall'armadio appena indugi un attimo. Temo che ultimamente abbia stretto un patto con la mia ingordigia, tra l'altro. Quindi dopo panettoni natalizi, pranzi, brindisi, aperitivi, cene e prosecchi vari accompagnati da zero motivazione a ritornare in forma ho ideato queste ipotesi risolutive per le prossime vacanze estive:

- non vado al mare e dico che in verità da sempre nutro la passione solo per la montagna  e le zone fredde con clima piovoso dai 17° in giù,
- prenoto e poi prima della partenza fingo un malore,
- ci vado ma fingo di avere una patologia che mi vieti l'esposizione al sole,
- ci vado e fingo di essere musulmana,
- mi faccio mordere il prima possibile da un vampiro,
- scelgo un posto dove non esistano carboidrati e dolci (esiste?),
- mi sottopongo a qualche shock (es. mi faccio lasciare in modo brutale dal mio compagno in modo da avere un calo di appetito fisiologico).


Nel caso vi vengano in mente altre scuse che non siano fare una dieta ipocalorica o dimezzare le porzioni non esitate a commentare pure qui sotto senza problemi, vi pagherò la consulenza nel caso ne scegliessi qualcuna.

Il punto è che oltre che ad essere di buona forchetta pare che abbia tutte le costellazioni planetarie a favore di un destino grasso e difficile. Sono di origine piemontese, friulana, calabrese e fidanzata con un siciliano. Vero è che dove vai vai si mangia bene nel nostro Paese ma ogni volta che mi convinco a fare una dieta succede sempre qualcosa per cui sono invitata ad assaggiare senza ipotesi di rifiuto agnolotti, frico, soppressata e so già che sarà l'inizio della fine! 

Per dirla alla J-Ax
: un po' come quando con sofferenza smetti di fumare e decidi accendere una sigaretta dopo tanto tempo credendo di avere tutto sotto controllo.. ci siamo capiti no?

Di quando approdo nell'isola piramidale invece non voglio scrivere perché deve rimanere un segreto tra me, le pietanze ingurgitate e i ristoratori siciliani che acutamente si guardano ben bene da inventare la formula all you can eat per quanto riguarda la cucina autoctona. Ne approfitto con un appello soltanto per ricordare a Menza di Viale Rapisardi a Catania di abbondare un po' di più con le anciove la prossima volta all'aperitivo: non facciamo più scherzi.

Il guaio è che il cibo per me è una cosa seria. Ho accarezzato per un periodo l'idea di convertirmi al veganesimo, che ormai è risaputo che sia una religione estremista più che una scelta alimentare a sostegno della fauna. I vegani infatti discendono direttamente dai giainisti, discepoli della primordiale religione hindu che professa l'amore universale, il Giainismo. Soffrono di una distorsione rispetto ai precetti della catena alimentare e non fanno male neanche alle zanzare per intenderci. Se fosse per loro ci sarebbe un tantino di sovrappopolazione del regno animale sul pianeta.   

All'inizio mi ispirava anche perché quasi tutte le "vegan chic" sono magrissime. E anche se si vestono come la Befana non si nota perché hanno fisico e portamento e perciò l'outfit passa in secondo piano. Sta di fatto che ogni volta che uscivo dal mio ristorante vegano preferito mi ritrovavo con una pancia gonfia come una mongolfiera. Feci qualche approfondimento e scoprii che il futon, saton..ah no scusate: il SEITAN è una bomba di glutine allo stato puro ad esempio. E' chiamato anche "muscolo di grano", quindi secondo la proprietà transitiva il grano è una persona? No, non credo..sennò la teoria vegana non terrebbe.
Scoprii pure che sono intollerante (oltre ai bambini che gridano) a molta frutta secca che è complementare ai semi e semini che costituiscono la controversa dieta appena citata. E' una dieta che va bene anche ai pappagallini nel caso, se ne avete.

Tornai presto quindi ai maccheroni al ragù e al pane e salame giustificandomi con il pensiero che in fondo pure Gesù spezzò la pagnotta e la diede ai suoi discepoli. Il pane perciò incarna perciò lo Spirito divino che è in ognuno di noi. 

Da qui l'equazione:

Carboidrati : Felicità = Spirito : Salvezza


In effetti, se ci pensiamo bene chi fa le diete astringenti è spesso triste, spento, nervoso se non addirittura anaffettivo. A parte Gandhi io non ho mai visto nessuno davvero contento e realizzato! Comunque sia, tornando alla mia amata pastasciutta confesso che in qualche periodo ho provato anche a promuovere una sana alimentazione a casa. 
Il trucco è sempre uno solo: la cena dev'essere leggerissima, bisogna andare a dormire quasi con l'appetito! Si, ma chi ci riesce? I crampi dalla fame chi li gestisce? 

Il dato poi oggettivo è che il mio compagno (che è un dandy intellettuale longilineo e magro fortuna sua) non pranza! La sua è una scelta voluta già dal militare. Imparò presto a saltare quelle inutili code per un piatto di sbobba indecifrabile in favore di una lettura o un pisolo. 

E' una persona concretissima e strategica tra l'altro, tant'è vero che il primo incontro amoroso fu prima della cena. Mi disse in seguito quando più in confidenza: certe cose si fanno a pancia vuota, la cena viene dopo. Un genio! Insomma, io non ci avevo mai pensato a una cosa così. Di solito per i primi appuntamenti per giocare d'anticipo dimagrivo forzatamente di un paio di kg facendo lo sciopero della fame per entrare nel mio tubino preferito, poi a cena (che immaginavo già avvenisse in un posto lussuoso da stelle Michelin) mi abbuffavo così da mettere a repentaglio in un attimo il mio duro lavoro e procurarmi immediatamente un bel bruciore di stomaco. 
Comunque sia capite bene che andare a letto senza cena a casa mia non si può, altrimenti data la sua esile figura mi ritroverei ben presto solo con le sue ossa tra le lenzuola.
Mi immagino già una sua ipotetica telefonata. 


LUI: "Amore? Ciao, senti che c'è per cena?" 

IO: "Ciao tesoro. Ho pensato di fare una leggera vellutata di zucchine"

LUI: "Ah...e poi? Che c'è per primo?"

IO: "No amore, non ci sarà altro. Credo che sia meglio rimanere leggeri"

LUI: "Tu...tu...tu...tu..."

Insomma, mi tradirebbe ogni sera con Silverio, il ristoratore toscano che sta sotto casa (che assomiglia fisicamente a Cattivissimo me con i capelli però è una bravissima persona e il suo chef fa un caciucco alla livornese squisito). E poi oltre che cornuta diverremmo poveri in un battibaleno, anche questo fatto non si può trascurare!

A volte, penso a vere tavole di questo tipo dove oltre le zucchine bollite regnano solo grandi silenzi come dice in modo paurosamente realistico il lento composto da Giovanni Caccamo per Malika "Adesso e qui (nostalgico presente)". Beh, considerato che dopo magari non si fa neanche trottolino amoroso dududadadà diventa un fatto allarmante per la Sacra Famiglia Italiana
Potrei provare a chiedere al moderno Papa un'omelia che invochi la presenza di mogli cuoche che tornino a fare lasagne e cannelloni in cucina per tenere unite le famiglie e salvaguardare la specie italica!

Ne approfitterei anche per fargli trattare qualche domenica il tema della GDO oltre che delle ONG che tanto ormai sta diventando obsoleto. La GDO (Grande Distribuzione Organizzata) è un organizzazione a scopo di lucro molto pericolosa: essa traghetta la sovrabbondanza di produzione partendo dalle unità produttive per arrivare direttamente nei nostri frigoriferi. 

Già solo lo spelling di S-O-V-R-A-B-B-O-N-D-A-N-Z-A evoca l'immagine di una pentola che ribolle di grasso che cola, soprattutto quando si pronunciano le B fonetiche, non vi pare? 

Approfittando della fame atavica scritta nel nostro codice genetico (è risaputo che nel Paleolitico per esempio l'uomo fosse sempre in pericolo e a corto di cibo e quando riusciva a catturare la preda era una festa e una celebrazione per tutti) ha ideato dei perimetri di vendita che oscillano tra i 2.000 ai 3.000 mq assortiti per la maggiore di reparti food & beverage. 
Non solo! Queste mostruose organizzazioni non contente, hanno inventato tutta la scontistica piena di asterischi con postille più inimmaginabile: 


3x2, prendi 2 il terzo è gratis! -50% sul secondo pezzo! "ultimi giorni", "fai la tessera e avrai uno sconto aggiuntivo", "diventa socio e avrai credito finanziario speciale" etc...etc... 

Insomma, con questo bombardamento di occasioni irripetibili siamo sempre al supermercato e abbiamo sempre il carrello stracolmo...quasi sempre delle porcherie in offerta guarda un pò!

In tutto questo io ho provato a fare delle scelte oculate comprando pochi pezzi e solo cose leggere tipo il sashimi di tonno e le verdurine...peccato che ora del conto alla cassa mi viene sempre una leggera aritmia. 


Quindi è così: ci vogliono grassi e fidelizzati.

Citando il sashimi di tonno mi è venuta in mente la mia più ricorrente passione: il ristorante giapponese. Ho trovato un ristorante giapponese all you can eat che senza dubbi è il migliore della categoria a Milano.
Vi dico che ormai posso andarci solo con il mio fidanzato che mi conosce e non si stupisce più. Alla giovane ragazza giapponese ho detto che la fame che ho è dovuta al fatto che sono incinta. E' una gravidanza un po' lunga perché ormai dura da tre anni e cioè da quando abbiamo iniziato a frequentare il posto. Tanto lei mi sorride sempre con sguardo compassionevole e non credo che sappia che le donne in stato interessante non possono mangiare pesce crudo. Ho provato ad andare con amici ma ben presto mi sono tirata dietro le antipatie di tutti perché arrivavano sempre per primi la ventina di piatti che ordinavo io. 


Così anche qui ho fatto una scelta: meglio soli ma saziati.

Niente, è una lotta continua e io gigioneggio sempre su sta storia della linea perché ho capito che l'ironia è la prima arma di seduzione. Poi però ogni volta che faccio scivolare l'indice su Instagram e vedo i corpi statuari geneticamente modificati di Belen, Irina, Bella (che tra l'altro non ho capito bene dove abitano perché sono sempre in bikini anche a Natale) tiro un sospiro e qualche umano dubbio mi viene che sta roba dell'ironia sia un po' una cavolata…mi viene così come mi viene l'impulso di comprare quelle brodaglie e barrette sostitutive dei pasti che ti regalano 8 taglie in meno in soli 2 minuti. Poi riprendo lucidità e mi dico: 

"What? Io e un sostitutivo del pasto? E' una relazione già morta sul nascere, mi spiace!"

Oltre all'ironia ho capito in questi anni che il peso forma parte dalla testa e dal cuore. 
Però, invece di dirvi che bisogna volersi bene e tutte ste stupidaggini che tanto chi non si vuole bene non potrà mai interiorizzare e applicare a comando e che hanno un sotteso retrogusto di egoismo, dico  semplicemente che bisogna volere il BENE nel suo significato assoluto e profondo tanto per cominciare. 

Il bene tanto per se stessi che per gli altri, perdonare e perdonarsi. E quindi farsi e fare dei piccoli regali sentiti (per-donare infatti significa donissimo!) anche simbolici. Allontanarsi dove possibile dalle cose, persone o situazioni tossiche che ci fanno scattare verso il frigo o verso l'autodistruzione. Imparare a non forzare gli avvenimenti della vita solo per seguire i propri desideri istintivi. Chiedere aiuto quando non ce la si fa e protezione quando si ha paura. Fare almeno per mezz'ora al giorno quello che ci piace davvero fare. Uscire dalla logica della perfezione e degli schemi preconfezionati di bellezza che sono noiosi e disturbanti per definizione. 
Fare una passeggiata a piedi nudi sul soffice prato verde che verrà questa primavera e raccogliere un fiore (chiedendogli scusa) per sentire quanto è profumato e infilarlo tra i capelli per rendergli grazie. Mandare un messaggio del buongiorno a chi non sentite da tempo facendogli una sorpresa. Sferruzzare una sciarpa con i ferri per vostro marito dopo che vi ha scaldato i piedi gelati sul divano alla sera invece di andare a prenderla già confezionata.  Abbracciare vostra mamma quando meno se lo aspetta e dirle ti voglio bene (nonostante tutto). Giustificare quel cavernicolo di vostro nonno che in fondo, è così perché ne ha passate tante. Dopo una difficile giornata a lavoro e vostra moglie che vi rimprovera per non aver steso la lavatrice, pensare a quanto sono dolci le sue carezze al mattino o a quando canta le filastrocche a vostro figlio appena nato invece di pensare ai 10 modi meno invasivi per ucciderla. Fare lo sgambetto a quei deficienti che ogni mattina cercano di scavalcare i tornelli della metro senza biglietto (errata corrige: cercate di far ragionare). E così via...

Sono piccole scelte quotidiane che ci fanno a
pprezzare le  piccole cose della vita per poi apprezzare quelle grandi, che sarete VOI prima di tutto!


Più sazio sarà il vostro cuore e i vostri ricordi, più voi sarete belli:
meravigliosi ed irresistibili.


Per la storia della prova costume in fondo in fondo... c'è ancora tempo! ;)

* 👆Questa sono io che faccio la cretina con la statua di cera di Jim Carrey 10 years ago (2009) al Madame Tussauds di Hollywood (una vacanza fantastica!). Guarda caso pare la statua di lui in una scena di The Truman Show che ha avuto 3 nomination agli Oscar 10 anni prima, cioè nel 1999: quindi è un doppio #10yearschallenge! 

Ho vinto qualche cosa?



Per vedere il trailer di "The Truman Show":
https://www.youtube.com/watch?v=loTIzXAS7v4

Per vedere il video di "Adesso e qui (nostalgico presente)":
https://www.youtube.com/watch?v=57re4w56G3o

Chi é B.A. Baracus dell'A-Team?
https://en.wikipedia.org/wiki/B._A._Baracus