sabato 29 giugno 2019

ORGOGLIO LGBTQ+ (LGBTQQIP2SAA nella versione completa*)

Oggi ho visto petti nudi sudati agghindati da corolle di fiori finti animare Milano centro città e vetture di fortuna trainanti maschi (almeno dal punto di vista biologico) che si contorcevano al ritmo acustico tra i 100 e 130 db.

Oggi ho visto uomini (almeno dal punto di vista biologico) con tacchi a spillo che parevano saltati fuori dal video di George Michael"Outside" sostare in prossimità di un cartello su cui compariva la scritta "RESPECT".

Oggi ho visto le natiche di un corpo seminudo maschile (almeno dal punto di vista biologico) scuotersi l'una con l'altra come nacchere a ritmo di altro rumore molesto (ma forse, era una canzone dall'ormai irreperibile titolo).

Oggi ho visto il volto di Papa Bergoglio appiccicato sulla faccia di una figura ambulante dall'intuibile sogghigno che avanzava audace in prossimità di un'altra scritta anglosassone "RIGHTS..." e qualche cos'altro che ora faccio fatica a ricordare.

Oggi ho visto ovunque spazzatura soverchiare i cestini, colmi di innumerevoli bottiglie alcoliche ormai vuote e alcune di esse frantumate, ho respirato a tratti forte odore di cannabis e visto belve umane sbatacchiare l'una con l'altra con fare tribale, simile a qualche culto aborigeno primitivo che spero non si sia compiuto con lo sventramento di qualche animale o etero sessuale mal capitato.

Oggi ho visto… gente confusa e altra voyerista, bambini piccoli pitturati sulle guance che dondolavano sulle braccia di giubilanti genitori dall'opinabile intelligenza, una deliziosa cagnetta dal bianco e lungo pelo che prendeva aria fresca dalle grate con la stessa nonchalance di Marilyn Monroe con risultato simile ai simpatici troll che hanno rallegrato la mia infanzia (non ricordi le troll dolls? clicca qui) mentre il padrone si spingeva nella calca sbirciando con insistenza e poi parrucche dalle tonalità scioccanti posate su facce truccate da clown che avanzavano con la stessa fierezza di uno che ha aspettato tutta la vita per spolverarsi quei quattro chilogrammi di magma colorato e sfoggiare capello sintetico mood fata Turchina.  

Chissà...così, come idea...se quelle stesse anime così tronfie e provocatorie oggi, abbiano mai davvero conosciuto il significato profondo della parola "RESPECT", chissà se abbiano mai compreso che per godere di "RIGHTS" (ben venga, ma quali altri?) è necessario avere un'identità e non una maschera, chissà se abbiano mai intuito (spero di no, sennò sarebbe cospirazione!) che le potenze sponsor (commerciali e non…) sfruttano con cinismo (esso pure travestito da militanza!) il loro movimento per fare influential marketing ma soprattutto chissà.. davvero, CHISSÀ se almeno una volta nella loro vita siano mai riusciti ad accettarsi completamente a provare puro amore verso loro stessi senza rabbia o colpevolizzazione. 
Non tutti sono così estrosi e artificiosi, molti vivono serenamente senza ostentazione alcuna e altri mangiano spesso a casa mia, sanno che voglio loro molto bene. Chiederò loro se tutto ciò è necessario e se si sentono rappresentati. 

Di certo io, oggi ho assistito all'esposizione del certificato di morte della civiltà.


Ispirati ai troll della mitologia nordica, figli dell'inventiva del danese Thomas Dam, spopolarono tra gli anni ’60 agli anni ’90 e gli spot pubblicitari raccontavano che avrebbero portato fortuna a chiunque li avesse comunque trovati simpatici e carini nonostante non fossero dei marcantoni…
L❤VE them😍!!!


https://ejocom.wordpress.com/2018/06/03/lgbtq-ma-cosa-significa/

Per vedere il video di George Michael "Outside":
https://www.youtube.com/watch?v=gwZAYdHcDtU

lunedì 10 giugno 2019

This must be the cut: #IoNonLiTaglio nuovo trend di stagione!



Alzi la mano chi ha già dato una sferzata di novità alla propria chioma…💇 


IO sì, ho fatto sta cazzata🙋.

Ormai ho 35 anni e devo dire che ho cambiato più hair stylist io che partner Ilona Staller. Aspetta un momento...ma quindi anch'io potrei riuscire ad entrare in parlamento un giorno, scroccare 1.700 euro al mese poi e lamentarmi pure?! Non lo so, comunque sia la mia immagine è rovinata e la mia psiche è lesa in modo irreparabile.

Breve cenno dei fatti:

tutto ebbe inizio un paio di anni fa, quando nella prima volta nella mia vita ero riuscita a far crescere i miei capelli, erano belli...lunghi, folti, lucenti e seducenti. 
Un giorno, abboccato ad un'offerta imperdibile (puoi capire…) su Groupon decisi di tradire la mia parrucchiera di fiducia. Lei si chiama Sonia, è una persona che sa leggere nel pensiero o forse utilizza con dovizia le facoltà più sottovalutate di questa terra ovvero L'ASCOLTO e la VALORIZZAZIONE DELL'ALTRO. Ebbene, Sonia era appena andata a lavorare in un posto bellissimo ma poco accessibile economicamente parlando, un po' come l'acquisto di immobili o la sottoscrizione di affitti con riscatto a Milano: occhio e croce impegnano almeno le prossime due vite per l'estinzione del debito, infatti sono ribattezzati anche Mutui Karmici (Clicca qui per approfondire l'argomento).

Alla luce del suo spostamento lavorativo mi decisi: comprai il coupon, prenotai e scesi fiduciosa le scale percorrendo i pochi metri che mi separavano dal tunnel... 

Ora, io non è che voglio esagerare. Anzi, mi tocca sottolineare che strinsi poi amicizia con Marco e compresi esattamente la creatività e audacia nella proposta del nuovo look. Il nuovo taglio era perfetto nella tecnica e in lui si intravedeva il giovane talento ineccepibile. Il problema è che da una richiesta di leggera scalatura mi ritrovai con la metà dei capelli, corti e sfilati sulla sommità della nuca e lunghi alla base! Il taglio venne ribattezzato da una mia amica Taglio Ananas, un nome più che mai azzeccato direi.

Crollo dell'autostima, pianti e senso di colpa si alternarono a iosa...poi, dopo quell'episodio e qualche mese di analista, decisi che non c'era null'altro da fare per riportarli a lunghezze pari che tagliarli a caschetto e così feci (ovviamente con le sforbiciate di Marco che secondo me non vedeva l'ora di affondare le sadiche cesoie, da qui il soprannome Marco mani di forbice).

Vi dico che sono passati due anni, sono ritornata da Sonia nel frattempo per un altro paio di episodi pieni di felicità e d'amore per il sé, giusto il tempo che lei traslocasse in un altro posto di lavoro lontano dalla mio range chilometrico e quindi allo stato attuale l'ho di nuovo persa, guarda un po' che fortuna. Dulcis in fundo, dopo questi due anni di shock alternati a momenti di estasi i miei capelli sono esattamente ancora a caschetto: sigh😢!

Ma forse il problema non sono i parrucchieri ma io, anzi me ne sto proprio convincendo. Me ne ha fatto convincere a dire il vero Enzo, a cui l'altro giorno ho affidato la sistemazione del taglio, la celebre spuntatina insomma… Questa volta prima della Cut Experience mi presento già con un taglio pari, lungo quasi sulle spalle (evviva!) a cui serviva una rinfrescatina dosata. 

Orbene, entro così nel suo negozio esordendo: "Non amo i tagli scalati o sfilati, ma con la giusta misura, equilibrio e sapienza alleggeriscono e riproporzionano".

Almeno, io sono convinta di aver detto come sopra ma credo che lui abbia sentito: "Prendi le forbici e fai il cazzo che vuoi!" 


Ho passato tre fasi post taglio:

FASE 1. Appena tagliati mi sono sentita male come quello sullo skate del video "This must be the place" quando si sfracella sull'asfalto. Solo che io, non faccio skate.

FASE 2. Ho immaginato subito la prima asciugatura fai-da-te e conseguente risultato affine alla chioma di Cheyenne, il protagonista del film nonché ex rockstar acclamata anni degli anni '80. Solo che io, non sono una rockstar.

FASE 3. Reduce dall'asciugatura professionale non sapevo decidermi se ricordavo di più Fantaghirò, Sophie Marceau, Nino D'Angelo o una qualsiasi puerpera in fase allattamento alle prese con il primo taglio dovuto all'inarrestabile indebolimento del cuoio capelluto. Solo che io, non sono né attrice, né cantante neomelodico, né puerpera in allattamento.

Niente ragazzi… io mi sento di dire: sabotiamo i negozi di parrucchieri e per quest'estate lanciamo la competition  IoNonLiTaglioPerUn'Estate


"Resistete voi che potete, non cedete neanche un millimetro. 
Proteggete i vostri cari e quelli che verranno dall'oscurità dei saloni di bellezza.
Invocate i cerchietti, le forcine, fasce e mollettine e ai primi caldi ringraziate per questo dono naturale cheratinico che incornicia il viso e corpo!
Voi mariti: andate a casa e date un bacio sulla fronte alle mogli con i capelli lunghi e dite: questo è il bacio di Afrodite."

☝Breve orazione da ripetere mattino e sera, se serve anche in pausa pranzo ad ogni infimo push google "Tagli: i nuovi trend per l'estate 2019"


E se vi sentite in balia della tentazione scrivetemi, rileggete questo post e chiedetevi sinceramente: 



quante volte mi è successo di risultare tale&quale al taglio di capelli che tanto desideravo?!

Se proprio deciderete di lasciarvi sedurre dal coiffeur  di turno vi prego aprite questo link: (Essenziale nomenclatura tecniche di taglio) e già che ci siete fatelo leggere anche a lui, perché è sufficiente un vocabolo poco tecnico o mal interpretato per ritrovarvi pelate in un battibaleno!!!

Frattanto vi lascio riflettere sulle note degli splendidi Talking Heads e se proprio proprio volete rischiare…non posso che augurarvi un taglio degno di competere con i vostri idoli: Jennifer Aniston, Ronaldo o Conchita Wurst che siano🎉🎈🎊🎌🎇😉!!!




Il mio polimorfismo dopo il taglio: per non dimenticare.