sabato 13 luglio 2019

JOVA BEACH PARTY 2019: salviamo il mondo, dai salviamolo, SALVATELO!!!





"La giornalista scrittrice che ama la guerra
Perché le ricorda
Quando era giovane e bella" 


Salvami -  Lorenzo Jovanotti Album Lorenzo 2002 Il quinto mondo


Cioè, io da un personaggio che utilizza la nobile musica per veicolare un messaggio così allusivo, insensibile, manchevole di ogni forma di tatto e villano devo per forza diffidare. La Fallaci oltreché essere una Rispettabile-Signora-Settantenne era malata di cancro ai polmoni.
Tra lui, le battute povere di spirito della Guzzanti* , i movimenti no-global era un bel cinema in quegli anni...

Il fatto è che dal diritto di protesta e contradditorio al narcisismo ideologico patologico (cioè quell'attaccamento maniacale all'idea di me che sono dalla parte del BENE, del BUONO, del GIUSTO, del VERO e i conseguenti escamotage che adotto per dimostrar-ME-LO) con inevitabile sordido bigottismo passa n'attimo.

Dal 6 luglio è partito il JOVA BEACH PARTY 2019.

Per un'analisi fattuale, precisa e rigorosa su "di cosa si tratta" leggete quest'articolo di The Vision:



NON AVETE VOGLIA? No stress! 

Di seguito riassumo i punti principali:

  1. Il Jova Beach Party 2019 è un esempio che raffigura plasticamente il mancato rispetto dell’articolo 36 della  nostra Costituzione (ogni individuo ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro);
  2. Volontari reclutati da Coop (le cooperative sono nate paradossalmente con una forte sensibilità verso la protezione del lavoro) lavoreranno dalle 10 alle 16 ore al giorno, ricevendo in cambio il diritto di entrare, un buono per acqua e panino, dei fantastici gadget come maglietta e cappellino e addirittura l’assicurazione per danni personali e a terzi https://www.cooperica.it/jovabeachparty/);
  3. Anche alcuni comuni metteranno a disposizione dei volontari, perché di forza lavoro gratuita di questi tempi ce n’è davvero un gran bisogno:(https://www.terzobinario.it/marina-di-cerveteri-diventa-volontario-al-jova-beach-party/174967);
  4. A Viareggio, per la tappa del tour del 30 luglio, la spiaggia libera in cui si terrà l’evento è stata chiusa al pubblico per 20 giorni: un bene della comunità prestato a un evento con evidente scopo di lucro – avvalendosi di volontari non retribuiti – in cambio della sola tassa demaniale di poche migliaia di euro;
  5. Il termine volontariato (giusto per chiarire) identifica tutte quelle attività prestate in maniera spontanea da persone iscritte a un’organizzazione. L’attività dovrebbe essere svolta senza fini di lucro ed esclusivamente con fini di solidarietà. Purtroppo, in questo caso, riusciamo a chiamare volontari delle persone che non risultano iscritte ad alcuna associazione prima dell’evento e che mettono a disposizione le loro energie per gestire dei rifiuti (scaturiti dall'evento), non per fare esattamente opere di bene;
  6. Il prezzo del biglietto è di ben 60 euro. Solo al live di Rimini erano presenti 40mila persone, per un totale di 2 milioni e 400mila euro di incassi in una sola data –  in tutto saranno più di 15. Senza contare gli introiti del merchandising. Abbastanza per coprire i costi di produzione, stimati per circa un milione e mezzo di euro, e lasciare ampio margine di guadagno: non poteva sostenere il suo staff i costi relativi alla gestione ambientale degli eventi?
Nascondersi dietro al pollice verde non rende più accettabile l’impiego di persone che lavorano gratis per la migliore realizzazione dei concerti altrui conclude The Vision.

Boh...magari il JOVA deve ancora stupirci e dichiarare che gli introiti verranno devoluti chessò… in beneficenza?

Aspettiamo con fiducia l'effetto sorpresa. Frattanto a me pare un po' tutto confuso e contorto.


CAPITE PERCHE' LO APPREZZAVO DI PIU' QUANDO CANTAVA "Sei come la mia moto sei proprio come lei"

Sessista sì, ma più spontaneo e ingenuo di sicuro. E poi, per quegli anni che erano...andava pure benone come testo!


Intanto che aspetto io agisco l'unico potere che ho davvero: decidere quale buona musica
ascoltare😉🎶💞: buoni ascolti anche a tutti voi!


* Sabina Guzzanti fece un'imitazione caricaturale della Fallaci:

«Voi non conoscete la fatica di vivere a Manhattan al 38esimo piano, mentre, voi smidollati non avete avuto neppure il coraggio di sfasciare un bancomat. Amo la pace e l'amo tanto che sarei disposta a radere al suolo una città e a non fare prigionieri. Amo la guerra perché mi fa sentire viva.»
(Sabina Guzzanti - imitazione di Oriana Fallaci)

Dal pubblico arrivò la frase: «Ti venisse un cancro». E la Guzzanti rispose: «Ce l'ho già e ti venisse anche a te e alla tu' mamma».
La Fallaci rispose alla Guzzanti dichiarando:
«Giovanotta, essendo una persona civile io le auguro che il cancro non le venga mai. Così non ha bisogno di quell'esperienza per capire che sul cancro non si può scherzare. Quanto alla guerra che lei ha visto soltanto al cinematografo, per odiarla non ho certo bisogno del suo presunto pacifismo. Infatti la conosco fin da ragazzina quando insieme ai miei genitori combattevo per dare a lei e ai suoi compari la libertà di cui vi approfittate.


Grazie ad Alessio Morelli per il suo articolo su The Vision.com

mercoledì 10 luglio 2019

Saldi: la festa del commercio e il vocabolario ignorante.

Lui: "Amo, ma perché le commesse dicono spesso sdrammatizza? Perché, esistono capi d'abbigliamento drammatici?Pensandoci bene io non mi sento drammatico con questo o quell'altro coso che decido di provare al camerino, potrei anche prenderla come un'offesa!" .

Improvvisamente mi sentii interdetta e la foglia di insalata stava seguendo la via della trachea, solo grazie a un colpo di tosse correttivo ho evitato il soffocamento. 


E' stato sicuramente l'effetto della sorpresa e dello sconcerto.

Sti incidenti mancati possono capitare in quella frazione di attimo che separa l'involontario dal volontario, l'irrazionale dal razionale, lo stato di incoscienza da quello di coscienza. 

Ti schiaffano su due piedi una premessa che tu davi per scontata e che innescava un automatismo  (di cui hai abusato ampiamente per anni) e boom: in un microsecondo sei vulnerabile e incapace, poi riprendi senno pian piano e inizi a ragionarci su. 

Un altro esempio potrebbe essere chessò... la respirazione: infatti proprio ora c'ho pensato, mi sono detta "cappero, respiro!" e subito ho riempito a palla i polmoni per essere sicura di avere dominio e controllo su sta cosa un po' sottovalutata.

Sembrano banalità ma per una come me che ha lavorato in negozio per più di un decennio e non si è ancora ripresa dai traumi e shock, chi ci aveva mai pensato a ste minuziosità apparenti? Tirate fuori all'improvviso son docce fredde… capirete anche voi, mica è stata una passeggiata di salute per il Moscarda quando quella serpe di sua moglie gli disse che sembrava Pippo Franco, o no?!

Comunque. 


PRIMA VERSIONE DI RISPOSTA.

Io: "Ehm... sdrammatizza è una parola potente, serve per valorizzare una proposta non ordinaria…è un diversivo piuttosto efficace utilizzato per argomentare un outfit! In altre parole quello sdrammatizza significa che con il nuovo abbinamento sarai più interessante, particolare, originale, fuori dagli schemi…diverso! E' una parola che apre a nuove possibilità, intuizioni e suggestioni…"


SECONDA VERSIONE DI RISPOSTA.

"Ehm...sdrammatizza lo utilizzi quando non hai un cazzo da dire, per cercare di convincere un pollo che anche lui può essere figo come Lapo Elkann (che però è più un ram-pollo che un pollo😂...), son quelle robe che dici quando sei disperata perché l'unica cosa di cui ti importa è raggiungere il budget di vendita prefissato o arrivare a casa per mettere sul fuoco il minestrone oppure farti rinnovare il contratto. Sdrammatizza è un un neologismo in senso psichiatrico*, infatti possiede intrinsecamente i germi dell'instabilità emotiva, della disperazione, dell'incertezza, della rottura di apparati genitali che ti sta provocando quella vendita etc...".

TERZA VERSIONE DI RISPOSTA.

"Ehm...sdrammatizza significa: "Prendi questo e non scassare, che dell'altro non c'ho più la taglia".


Non sapevo quale risposta fosse la più degna di tanta genuinità e così le ho raccontate tutte e tre aggiungendo: "Sì, però dipende. Se lo dici in un negozio fast fashion dove si vendono magliette a 2,99 euro non puoi pretendere che si argomenti con affabulanti storytelling… che vuoi che ti raccontino, del bimbo in Bangladesh che ha ricamato il logo? Del tessuto 100% acrilico che crea cappa e scioglie il grasso? Del vantaggioso usa&getta perché costa e vale di più l'acqua che sprecheresti per lavarla? 
Certo, mi meraviglio che te lo dicano nei negozi in cui vai tu, frequentati non meno che da Lapo Elkan in sù!".

La fortuna è che in questo periodo sono iniziati i saldi estivi e le commesse (stagionali e non) accusano mutismo selettivo e hanno ghigni malefici: le vedi che scorrazzano nel perimetro vendita con montagne di referenze appresso o le scovi intente a sistemare le appenderie più alte così da rinfrescarsi le ascelle sudate. 
Tutto a vantaggio nostro che possiamo agire indisturbate e sconvolgere l'allestimento, buttare tutto per terra, versare le bevande, far pisciare il cane in camerino dando così sfogo alle nostre frustrazioni più recondite…o no?



Ora capite perché non ho molte speranze per la specie umana:  

s
uccede davvero così.



Tuttavia è bene diffidare dalle seguenti espressioni verbali ignoranti che potrebbero pronunciare le addette vendita (ricordiamo qui le principali degne di un prontuario PNL) con tanto di enfasi non verbale (sorriso modalità paresi facciale) e paraverbale (voce in stile Cristina d'Avena) qualora si verificassero:

  1. Questo capo è versatile! Fatevi spiegare i mondi di versatilità che suppongono, giusto per non andare in giro poi agghindati come dei cretini;
  2. Non ti preoccupare, se lo lavi si stringe/se lo indossi un po' cede! Fatevi spiegare il perché di questa deduzione e del perché dovreste sperare di recuperare quelle 2 taglie che vi servono...
  3. E' uno stile sportivo elegante! Allora: o è sportivo o è elegante. Proprio da queste delinquenti è nato qualche anno fa questo disastro fashion maschile: giacca+bermuda+infradito. Orrido e desessualizzante.
  4. Cara/amore/tesoro/gioia...ti sta benissimo/sei f.a.v.o.l.o.s.a.! Ricordate che c'è differenza tra gentilezza, cura, persuasione da una parte e piaggeria, adulazione, manipolazione dall'altra. Se non basta osservate come cambiano atteggiamento dopo che avete scucito i soldi e ricordate le priorità di chi vi ha servito: raggiungimento del budget/minestrone sul fuoco/rinnovo contratto.

Chiarito questo fate come me, alimentate il commercio e non lasciatevi scappare le occasioni più incredibili: munitevi di cuffie auricolari con a palla Just girls just want to have fun così da evitare ogni tipo di relazione accidentale e abbandonatevi anche voi allo shopping selvaggio dei saldi estivi!!!



Come come👀? Non avete idee per lo shopping sfrenato?! Eccole qui sotto...trovate il negozio più vicino a voi e buoni acquisti!

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*In psichiatria, uso di parole inventate o di parole già esistenti usate arbitrariamente con valore simbolico: sintomo di schizofrenia.





Girls Just Want To Have Fun - Cyndi Lauper 1983 Autore - Robert Hazard