sabato 22 ottobre 2022

Ogni volta che compri un capo Shein un operaio muore un pò (ed è tutta colpa tua).


I tuoi capi su Shein sono pagati 4 centesimi l’uno a operai costretti a cucire per 18 ore al giorno


https://www.greenme.it/lifestyle/moda/inchiesta-sfruttamento-shein-turni-18-ore/





Ogni volta che leggo questi articoli postati sui social non mancano nei commenti giudizi sprezzanti, colmi di livore verso il #consumatore, primo nella lista degli indagati ma ultimo attore a fine della filiera. Invece sarebbe più utile comprendere le ragioni causali del consumatore "killer" e le motivazioni d'acquisto prima di giudizi trancianti sulle sue scelte.

È la solita bolla narrativa acchiappalike ad effetto palliativo da rabbia e indignazione che si concentra su gli effetti di un mercato globalizzato spesso privo di #controllo e #tracciabilità, #etica e #responsabilità, e pertanto #disumanizzante e #insostenibile,
senza però bersagliare le cause, le radici del problema.

Spesso gli opinionisti fanno parte della generazione X, quelli che fino a qualche decennio fa protestavano contro la produzione di pellicce e tiravano pomodori ai ricchi che le indossavano. Erano battaglie legittime e giuste, dove tanti si ribellavano a un prodotto di lusso riservato a pochi. Oggi annoiati e tracotanti, gli stessi rivendicano giustizia incolpando il lattaio dell'Ohio* per difendere poveri lavoratori dalle grinfie di altri poveri...#nonsense! 


Ma prendiamo uno spillo e facciamo scoppiare questa bolla, la verità qual è?


Che siano riders, braccianti nei campi, corrieri, operatori di produzione che lavorano non importa dove, la ricetta è sempre quella e le dosi q.b.:


🔹  Disuguaglianza globale esacerbata
🔹  Economia di scala a strozzo
🔹  Divari culturali internazionali e interaziendali e competitività cieca
🔹  Pressione fiscale che varia dall'1% al 47% nel mondo
🔹  Assenza del dialogo tra istituzioni e associazioni di categoria e contromisure (se esistenti) inefficaci
🔹  Agenda del G20 che oscilla tra il quadrante I e quadrante IV della matrice di Eisenhower
🔹  Deregolamentazione piattaforme web
🔹  Paradisi fiscali, speculazione finanziaria e sciacalli in agguato
🔹  Disinformazione e conseguente apatia


e poi...anche tanta, tanta amarezza.

*Cit. Mariangela Pira, stimatissima giornalista di Skytg24

venerdì 23 settembre 2022

E' bello ciò che è bello o è bello ciò che piace?





"La bellezza è ciò che invita alla conoscenza" dice Vittorio Sgarbi.


È lecito a tutti i livelli e soprattutto oggi, nell'era del "tutto bello" o del "secondo me" chiedersi cosa sia la bellezza.

La bellezza indaga e sprigiona meraviglia e luce in mezzo alle tenebre, la bruttezza invece è piatta, pigra, non alimenta ma svuota e incastra; "è mortifera" come direbbe @massimilianopappalardo.


All'impatto estetico la bruttezza potrebbe anche essere piacevole mentre seda e anestetizza, mentre la bellezza potrebbe anche essere spiacevole mentre rianima e insuffla vita.


Con la bellezza sprofondi, con la bruttezza galleggi.


La bellezza interroga e chiede sempre l'impegno di essere capita per diventare poi certezza e verità, la bruttezza che sa già tutto è possibilistica e ambigua.
Perciò la bellezza è di difficile determinazione, mentre la bruttezza volendo si smaschera con facilità, data la sua immediatezza.


La bellezza è esercizio e riflessione che cerca apprendisti, la bruttezza è istantaneità di soluzione che ha già molti maestri.


Eppure devo provare anche l'antitesi, per poi saper riconoscere la bellezza quando la incontro; essa per me è ciò che apre, incanta, folgora e irrora l'attivazione della mente, amplifica i buoni sentimenti e sensazioni e dunque non si ferma solo alla superficie dell'emozione.

Ma non è solo l'attivarsi di un complesso meccanismo neurobiologico che mi fa gridare "alla bellezza" ; è qualcosa di salvifico che va inspiegabilmente oltre.

È una consonanza di fattori individuali e una risonanza collettiva, è quella che mi ricorda che se non esistesse questo incontro catartico e meditativo...il mondo sarebbe già finito.

Coltivarla educa discernimento e disciplina, la bellezza può anche far provare rimorso ma non rimpianto perché so che se la cerco potrò sempre ritrovarla, anche se sono in ritardo essa mi aspetterà paziente.

Per questo quando maturi, più consapevoli e pronti, dovremmo cercare, soppesare, approssimarci quanto più alla bellezza della conoscenza per fare poi conoscenza della bellezza, e non desiderare altro.



#filosofiadellabellezza
#desiderioeimpegno
#sonoquellochescelgodisapere
#sonoquellochescelgo
#sonoquellochedivento

giovedì 10 marzo 2022

Realizza ora la "SECONDA GUERRA FREDDA"!


Nella confezione troverai:


  1. un solo buono contro un solo cattivo 
  2. sottostima della complessità 
  3. linearità di pensiero.


Versare il contenuto in una ciotola e aggiungere:

  • 1140 anni di storia da conoscere e capire 
  • 19 anni di social network
  • iniezioni di propaganda mainstream h24
  • 28% di analfabeti funzionali tra il 16 e i 65 anni (solo in Italia)
  • 2 anni di pandemia
  • umore, emotività e sbatti vari q.b.
  • una manciata di ideologia
  • un pizzico di retorica

Cuocere in forno a 360° per 2 settimane.

Per stupire gli ospiti procedere alla cottura flambé avendo cura di togliere lo spicchio di "il talk show che ho visto ieri sera"

Lasciate spegnere la fiamma prima di servire con:

  • una spolverata di "non vedo l'ora di dire la mia".

Il piatto è pronto🍴. Ora potete consumare la vostra personalissima versione de "LA SECONDA GUERRA FREDDA" tric e trac e bombe a mano.



👉🏻 SEGUITEMI... PER ALTRE RICETTE😑





lunedì 21 febbraio 2022

LA STUDENTESSA, IL PROF, LA PRESIDE E TUTTI GLI ALTRI.

Sottotitolo: DA MR. LOVER LOVER A WHENEVER, WHEREVER


 "In principio furono i jeans strappati, portati in segno di ribellione.

Poi venne Shakira e si passò alle pance scoperte in nome del Girl Power. Ci furono molti conflitti e allora il cielo si fece scuro e nero e tutti gli uomini divennero gradassi e sciocchi; pensando che ognuno dovesse giudicare e condannare l'altro per farsi grandi e prevaricare. 


Così ebbe inizio la notte dei tempi.

Poi venne un tempo in cui per sopravvivere il genere umano  dovette passare da una prospettiva boombastica ad una exopatica prima di parlare. 

Ma ancora oggi portiamo i segni dell'antica civiltà, infatti abolimmo gli dèi che non tornarono più, perché al loro posto c'eravamo già noi".



Tratto da: "I pensieri nascosti" - La cinica Daria.



ANTEFATTO: 

La frase shock dell’ex prof del Righi: «Mandano le figlie a scuola vestite da tr…». Rusconi (presidi): «Deve essere licenziato» - Open




ASSUNTO. La comunicazione è intrinsecamente inficiata da tensioni valoriali.


"Ciò che conta per me"; come ad esempio l'esposizione del mio corpo, di parti non convenzionali come implicito atto provocatorio dagli infiniti significati e sfumature può dare fastidio a "Ciò che conta per te"; docente che vorrebbe esercitare il suo ruolo probabilmente all'insegna del rispetto, della serietà in un ambiente consono a ciò che si auspicherebbe in qualsiasi ambito professionale.




Le domande:

1. Cosa avrà voluto significare la pancia nuda (niente, qualcosa, tutto?!) della ragazza in quel momento e in quel contesto per se stessa, per il professore e per gli altri presenti?

2. Perché si presume (vedi post dell'insegnante precario) che qualcuno l'abbia mandata a scuola vestita così e invece che quest'ultima abbia scelto più o meno accuratamente il proprio look?
Detto altrimenti: non potrebbe essere che i genitori siano né autori, né complici ma affetti da cecismo, distratti, in vacanza, incoscienti ecc...?

3. Quanto conta ancora il contesto nell'attuale vita vera e reale e qual è il limite da non valicare per favorire l'accettazione dei ruoli, la reciproca presa in carico di responsabilità per favorire lo sviluppo onnicomprensivo del discente?

4. Perché la preghiera trasversale (mai capirò cosa sia una preghiera laica tra l'altro...aiutatemi a capire) rivolta ai genitori e non alla piccola adulta e/o a se stesso prima dello sfogo squalificante e sterile insulto?

5. Quali battaglie il prof. avrà avviato per difendersi dalla micro aggressione della flora batterica della giovane al fine affrontare in modo maturo la situazione prima dell'ictus comunicativo
Certo! Anche lui è stato discriminato e offeso dall'evidente comunicazione antireazionaria extraverbale dell'acerba piccola adulta. 

È una delega fallita. Un contratto non rinnovabile. La famiglia affida o forse sbologna (per comodità, incapacità, astuzia, sfinimento...altro?) l'educazione ai rappresentanti delle istituzioni, codesti abbandonati a se stessi e al servizio di un sistema debole e senza più regole in favore dell'open mind ("vale tutto", "faccio quello che voglio, faccio quello che mi va.a.a.") cedono alla meschinità nascosta in ogni animo umano mostrandola, con un post del cazzo. 
Un'Autorevolezza collassata così, sotto l'occhio vigile del SocialPadre, di fatto auto espellendosi. 

Nota per la preside: Open Mind significa "mente aperta" non "vuota" e...sì; la costruzione di una relazione è influenzata anche da ciò che scelgo di indossare, da come mi muovo, da quanto ti guardo, da dove mi trovo ecc...questi e molto altri aspetti influenzano altresì la qualità dei miei, dei tuoi, dei nostri, dei loro pensieri; che fanno parte dell'Identità, di ciò che siamo, di ciò che siamo stati, di ciò che vogliamo essere e vorremo diventare.

Eh nienteee...rimandati tutti a settembre.


"Sacchi...tre!"

Antonio Allocca, il prof di italiano de 'I ragazzi della terza C'