giovedì 31 gennaio 2019

L'immagine di madre perfetta? La vita non è un gioco: IO STO CON KEIRA!

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“La mia vagina si è lacerata. Sei venuta fuori con gli occhi aperti. Le braccia alzate. Urlante. Ti hanno posata su di me, coperta di sangue, di vernice caseosa, con la testa deformata dal passaggio nel canale cervicale. Pulsante, ansimante. Ricordo la merda, il vomito, il sangue, i punti. Ricordo il campo di battaglia, la battaglia per la tua sopravvivenza. E io sarei il sesso debole? Lo saresti tu?”

Chiara, diretta, scioccante e a tratti disgustosa. Un paio di settimane fa le dichiarazioni dell'attrice Keira Knightley impazzavano sui tabloid con tanto di pezzi tratti dal suo ultimo saggio sulla maternità nudi e crudi come quello sopra riportato. Hanno fatto rumore i ruggiti di Keira: celebre attrice londinese classe '85, dislessica, additata come anoressica (cosa da lei sempre smentita ma che fu concausa di un bel esaurimento nervoso a soli 22 anni),  mamma di Edie da quasi tre anni, salvata per un pelo dalla madre rispetto alla decisione del padre di chiamarla Kira alla sua nascita. Se così non fosse stato Kira avrebbe rappresentato il corrispettivo femminile russo del nome Ciro

ecco quando la sensibilità materna e una vocale sono in grado di salvarti da un difficile destino!

Non mi ha mai fatta impazzire a pelle, più che altro perché ho una terribile fissazione e memoria fotografica per i dettagli esagerati o anormali. Mi rimangono impressi così tanto che quando li individuo senza dare troppo nell'occhio soffro in seguito di rigetto psicologico dell'elemento che costituisce la totalità rispetto al dettaglio disturbante. Perciò, anche se nessuno ne ha mai parlato o per molti può sembrare un segno particolare, non ho mai apprezzato le mascelle di Keira. Ho spesso immaginato che avesse tentato di ingoiare un ferro da stiro da piccola o che fosse parente stretta del primo indimenticabile Ridge Forrester: Ronn Moss. E' lui il precursore del Mascellanesimo, non v'è dubbio.

Credo oggi di aver superato questo mio limite, grazie proprio alle frasi tuonate da Keira contro Kate Middleton

“Nascondi il dolore, il corpo che si spezza, il seno che gocciola, gli ormoni impazziti. Appari bella, alla moda, non mostrare il tuo campo di battaglia, Kate. Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante è venuta fuori da te, stai là, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi”.

Standing ovation alla Kneightley, premio Oscar per la più intelligente considerazione di inizio 2019, Golden Globe per la lezione di anticonformismo e autocoscienza. 

"KEIRA FOR PRESIDENT!" 


inneggiava con tanti palloncini  colorati e stelle filanti la mia testolina fantasiosa.


Per Keira si evince dunque che la maternità è uno squarcio, non solo corporeo ma anche sulla realtà. In effetti è tutto quello che ho sempre sospettato ma che ultimamente sta trovando conferma nei miei incontri più confidenziali.
Accanto al due per centro di mamme alla Kate Middleton che acquisiscono solamente charme, sentimentalismo, messe in pieghe, realizzazione assoluta e il senso della vita nel diventare madri ci sono le altre. Sono mamme esattamente come le prime, hanno lo stesso amore trascendente per i figli e anche le stesse occhiaie, le stesse smagliature, lo stesso seno svuotato, gli stessi trucchi ormai secchi ed inutilizzabili nella trousse, la stessa pancera contenitiva, le stesse scarpe tacco 12 che non metteranno mai più, lo stesso nervosismo, la stessa voglia di sfogarsi e le stesse preoccupazioni che occhio e croce le accompagneranno moltiplicandosi subdolamente per il resto della loro vita.

C'è una sola differenza tra le due categorie di Mammosità: le prime ci tengono a mettere in risalto il loro potere e a darsi un tono agli occhi della società, alle seconde non frega un cazzo perché sanno che è proprio nella verità e schiettezza che c'è spessore e personalità. Ovviamente io, che inizio a dubitare seriamente di possedere il gene della maternità simpatizzo per le seconde, le guerriere Sayan.

Io sono una che  Michela Andreozzi definirebbe childless per caso, ossia una senza figli perché fino ad ora non ne sono arrivati ma non sta facendo la maratona del sesso a scopi riproduttivi e nemmeno ha intenzione di farsi piantare delle canule nelle ovaie pur di averne a tutti i costi. Nel suo ultimo libro "Non me lo chiedete più" infatti la famosa commediografa, attrice e conduttrice radiofonica declina tutta la diversa nomenclatura e altresì difende in modo coraggioso, oggettivo, carismatico, comico e profondo le #Childfree: ossia coloro che hanno scelto responsabilmente di non avere figli. E' un libro che dovrebbero leggere tutti i 7,6 miliardi di persone circa che popolano la Terra e che riporta al centro il ruolo contemporaneo della donna donando conforto e nuove prospettive ai cuori di coloro  che alzavano il dito balbettando un timido: 

"Ma quindi anche io valgo?"


Certo, in uno stivale tutto malconcio e bucato che non sforna più figli (Nascite, nuovo crollo nel 2018: mai così male dall’Unità d’Italia) è rischioso affrontare questi argomenti: è un attimo trovare un sit-in sotto casa con la catasta di legna già accesa! No, niente rogo per ora: la Andreozzi trionfa e le stelline delle recensioni positive con lei, il che fa ben sperare che qualcosa stia cambiando...siamo in tante: olè!

Aldilà della maternità, non maternità.. si affacciano nuove minacce se si pensa alle generazioni future, a tal proposito  il mio settimanale preferito https://www.iodonna.it/ riporta che: 

"Secondo l'ultimo rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, entro due generazioni sarà sconsigliato lasciar giocare i minori all'aperto a causa dell'inquinamento atmosferico. Il riscaldamento globale causerà più malattie e morti delle guerre o della povertà. Aumenteranno zanzare, zecche, infezioni batteriche portate da inondazioni che avranno contaminato l'acqua potabile. Cresceranno, tra gli altri, i problemi di salute mentale. Se non abbiamo voglia di allungare lo sguardo fino alle due generazioni che verranno, già oggi il 93 per cento dei bambini non respira bene, fuori e dentro casa".


Che allegria cavoli! Il fatto è che poi tocca sempre a noi scegliere se procreare o no, padri o succedanei che siano siamo noi che teniamo il tema natalità per le palle! Clonano gli animali, stampano gli organi in 3D ma mai che creino uteri maschili ad esempio... Tanto vale la pena che la coppia (se c'è) si sieda un momento a tavolino e indaghi sul vero PERCHE' del voler concepire delle innocenti creaturine in sto delirio  (una trentina di guerre all'attivo per un totale di 70 Stati coinvolti, aumento divario tra ricchi e poveri nel mondo al ritmo di 2.5 miliardi di dollari al giorno in favore dei super-ricchi, della crisi economica d'Occidente con conseguente calo occupazionale degli Stati sfigati non scrivo dati perché è come sparare sulla Croce Rossa, incremento dell'allarme droga +39% in due anni con primo approccio a 8 anni etc etc...) e indebitarsi anticipatamente per circa 171mila euro senza considerare l'inflazione (Report Federconsumatori: costi per mantenere e crescere un figlio da 0 a 18 anni):
  1. Per avere un erede? Che triste pragmatismo. Godranno sicuramente del patrimonio i discendenti senza poter respirare stando all'OMS. Se si intende invece un'eredità genetica/discendenza genealogica invece devo constatare che la sovrastima che nutriamo verso noi stessi e la nostra stirpe è sempre sconvolgente…
  2. Per dare nipotini ai nonni? Tipica risposta maschilista da clava: "Io usare te femmina per miei genitori felici UGA-UGA!"
  3. Per avere un ME in miniatura? Questa era un forma di narcisismo patologico pre-selfie di epoca antecedente all'attuale era social, spero sia in via di estinzione.
  4. Perché mi piacciono i bambini? Bugia, non ci crede nessuno.
  5. Perché sono portato a fare il genitore? I risultati dell'educazione genitoriale delle ultime generazioni non è che siano incoraggianti però per carità… è bello avere fiducia nelle proprie capacità al netto del contesto.
  6. Perché amo mia moglie/mio marito e desidero un frutto del nostro legame? Che dolce e zuccherina prospettiva. Peccato che il frutto sia la scelta, dedizione e scoperta quotidiane dell'immensità dell'altro non un figlio che verrà al 100% strumentalizzato nell'ineluttabile conflitto.
  7. Perché voglio che qualcuno si occupi di me quando sarò anziano? Beh, questa è parecchio sincera. Il problema è che da Panama o dalle Isole Kerguelen con tanto di dito medio via Skype sarà dura, vista la continua tendenza ad alzare i tacchi e andarsene.
  8. Perché sono un egoista che vuole fare l'altruista? Un premio Nobel alla sincerità. Sono i classici che pensano "Perché gli altri si e io no?" su tutto, anche sulla procreazione. Immagino già quanto possa essere per loro esaltante dire "ah ma MIO figlio non lo farebbe mai..", "Sa, MIO figlio è stato selezionato dalla NASA per la prossima spedizione per lo spazio…" e normalmente l'interlocutore pensa "Ah si? Bello. Speriamo che non torni". Immagino anche quanto sarà avvincente per tali genitori condizionare continuamente lo sventurato rampollo con false credenze e proiezioni mentali e a quanto saranno impegnati nel culto fanatico ed isterico dell'iconografia famigliare. Però dai, saranno anche quei genitori che si leveranno il sangue per i figli o meglio per l'idea che hanno dei propri figli, questo slancio di altruismo bisogna riconoscerlo!
  9. Perché discuterne? Facciamoli e basta, il resto lo affronteremo! E poi se mangiamo in due, mangeremo in tre! E pensare che il cervello non ce l'abbiamo a caso...
  10. Perché non so da che parte iniziare, mi sento indegno di fronte a tanta immensità ma lo desidero perché credo e amo Dio? Démodé, le chiese e luoghi spirituali sono vuoti come lo siamo noi.
  11. Sono ateo/a, non so un tubo di ste cose e non ho passione per i bimbi. So solo che amo mio marito/moglie e lo faccio solo per lui/lei? Tuoché, non fa un plissé.
In tutto questo l'altro ieri ho visto Serena, una mia amica. Sempre positiva lei, fiduciosa, ilare: un nome, una garanzia! Però l'altro giorno non era tanto nel suo nome...ed infatti proprio parlando di questi argomenti che la tormentano da un pò ad un certo punto mi fa: "Ho detto a Christian che sono disposta a tutto... pur di non aver figli! Proprio non me la sento, gli ho spiegato che è proprio perché lo amo tanto e sono così consapevole che non posso prendermi questa responsabilità immensa. Non è questione di paura o non paura però Eli.. diciamoci la verità: come dice Vasco 

la vita è bella ma la realtà è uno schifo! 



Io non credo in nulla almeno sarebbe più facile se avessi la scusa della religione. Io non mi sento neanche di questo mondo! Certo le congetture di cui parliamo spesso non aiutano ma forse sono preambolo di una VERITA', che io so e non posso far finta di non ascoltare!
Lo so che questo realismo ti ha sempre destabilizzata però io sono così: è più forte di me e non sarei credibile a me stessa prima di tutto se lo facessi per rendere felice un altro, anche se è l'uomo che amo" .



Erano le cinque del pomeriggio, pioveva a dirotto e alla radio passavano i Radiohead - Creep. 

Non le ho risposto nulla, l'ho stretta forte a me. E mentre l'abbracciavo siamo scoppiate a piangere.







I principali conflitti in corso:
https://www.iltempo.it/esteri/2018/04/15/news/siria-guerre-mappa-conflitti-atlante-ipocrisia-asia-africa-europa-america-oceania-1061120/

Rapporto Oxfam 2019: aumenta divario tra ricchi e poveri nel mondo:
http://secondowelfare.it/povert-e-inclusione/rapporto-oxfam-2019-aumenta-il-divario-tra-ricchi-e-poveri-nel-mondo.html

Allarme droghe +39% in due anni. Ragazzi italiani al secondo posto in Europa:
https://www.repubblica.it/cronaca/2018/06/26/news/libro_bianco_sulle_droghe-200063290/

Colla, coca, eroina: in Italia l'emergenza droga comincia a 8 anni:
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/09/19/news/colla-coca-eroina-l-emergenza-droga-comincia-a-8-anni-1.327107

Per acquistare "Non me lo chiedete più" di Michela Andreozzi:


Per ascoltare Creep dei Radiohead:

Chi è il guerriero Sayan?
TRADUZIONE CREEP - RADIOHEAD:

Sgradevole
Quando tu eri qui prima
non riuscivo a guardarti negli occhi
tu sei proprio come un angelo
la tua pelle mi fa piangere
tu fluttui come una piuma
in un mondo meraviglioso
Io avrei voluto essere speciale
tu sei così maledettamente speciale

ma sono una persona sgradevole, sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto

non importa se ferisce
io voglio avere il controllo
voglio un corpo perfetto
voglio un'anima perfetta
voglio che tu noti
quando non sono in giro
tu sei così maledettamente speciale
Io avrei voluto essere speciale

ma sono una persona sgradevole, sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto
lei corre fuori dalla porta
lei sta correndo
lei corre… 

Qualunque cosa ti renda felice
tutto ciò che vuoi
tu sei così maledettamente speciale
Io avrei voluto essere speciale

ma sono una persona sgradevole, sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto
io non appartengo a questo posto