domenica 24 novembre 2019

25 novembre 2019 e la guerra dei tacchi.


Carrie Bradshaw in una scena di Sex and the City (1998-2004): telefilm cult che ha ribaltato il concetto (forse un po' troppo) della "Donna" nel postmodernismo.



Carrie visita un atelier e rimane folgorata (come spesso accade) da un paio di scarpe: le iconiche Mary Jane di Manolo Blahnik, clicca per vedere la scena.


Sono un simbolo, un linguaggio, un'affermazione della propria femminilità ed emancipazione. A distanza di decenni le immagini di Carrie Bradshaw e delle sue calzature irradiano i nostri sogni fashion più erotici.

Nella fortunata serie televisiva Sex and the City pare ne abbia indossate almeno 100 paia, che calcolando una media di 400$ ciascuno fanno circa 40.000$ spesi. E non calzature qualsiasi: Manolo Blahnik, Salvatore Ferragamo, Jimmy Choo, Louboutin, Valentino, René Caovilla che invidia😍!

Tutte vorremmo infilare almeno una volta nella vita un paio di scarpe così, esse rappresentano un potere e un'attrazione, a cui puntualmente rinunciamo.
Eh già, ormai quando indossiamo i tacchi è un avvenimento epocale, così speciale che diventa quasi sospetto ed immancabilmente commentato. 

Non passa volta che non si sentano dire un sacco di frasette inutili e superflue le quali, sommandosi all'harakiri a cui ti stai sottoponendo non fanno che acuire il nervosismo e odio per il mondo intero. Anche perché diciamocelo: non per forza si vuole inscenare il remake della memorabile performance di Jessica Rabbit 💃 e far capitolare ogni essere in movimento; magari quel giorno vogliamo solo sentirci belle e sfidare quel gran paio di trampoli artistici per cui abbiamo dovuto rompere
quattro salvadanai e chiedere un piccolo prestito in banca…o no?!


Le insulse e noiose battute, accompagnate da sguardi fissi e insidiosi sono sempre più o meno queste: 


LEI
: "Ma come fai a camminarci?" 

IO: "Eh...ho frequentato un master di arti circensi👯"

LEI
: "Io non le metto perché mi fanno male, poi a stare tanto in piedi inficiano la circolazione" 
IO: "Sì è vero, sono io che sono cretina e ignorante a non averci pensato...però anche le ballerine procurano cancrena un caso su 1 milione, lo sapevi👿?"

LEI
: "Io non le metto perché preferisco stare comoda…" 
IO: "Ah, ora capisco perché tuo marito pare avere un attacco di epilessia🙊"

LEI
: "Nooooooo, che belle, stai benissimo!" poi girandosi verso la collega "Comunque io non le avrei mai messe per venire in ufficio, sono volgari". 
IO: Purtroppo a questa non si può ribattere ma di solito al primo evidente falso complimento si va dritte dal capo a smerdarla. E' una best practice di difesa passivo-aggressiva che abbiamo sviluppato nel DNA a nostra difesa preventiva. Non si sa mai😒. 


Noi donne
. Il genere femminile. Lo Yin. Il canale lunare. Il canale del desiderio. Energia cosmica primordiale. 


Dotate di un organo riproduttivo così impareggiabile che ancora nel 2019 non è stato trovata alternativa al calvario della gestazione e parto (ma non ditelo mai perché rischiereste il posto come Lynsey McCarthy-Calvert  https://www.gay-forum.it/topic/44253-«solo-le-donne-partoriscono»-levatrice-inglese-costretta-a-dimettersi/ )

Ma da
vvero... in un mondo dove
2,7 miliardi di donne non hanno le stesse possibilità degli uomini in termini di posti di lavoro (l'Italia si posiziona al 22° posto, tra gli stati peggiori in Europa https://www.repubblica.it/economia/2019/02/28/news/lavoro_e_diritti_solo_in_sei_paesi_al_mondo_e_parita_perfetta_uomo-donna-220343357/) ancora perdiamo tempo a competere tra noi e a farci la guerra?

Ancora non abbiamo capito che
in una società maschilista, affetta da una misoginia selettiva così raffinata ed evoluta tanto da infinocchiarci con accettazione ed accoglienza sul piano formale (quando va bene), più siamo solidali, coese, sorelle tra noi e più possiamo farcela?


C'è da dire che la più grande fregatura dell'uomo è la dissonanza cognitiva. Un adulto mira normalmente alla coerenza tra i propri valori e azioni (o almeno agisce in nome di quello che crede sia giusto o purificatore della propria coscienza) perché in caso contrario proverebbe fastidio ed imbarazzo… Diciamo che è l'autostrada per le ipocrisie e ideologie se portata agli estremi, per la serie: "sono un'attivista per i diritti delle donne ma non mi faccio troppi problemi a fare lo sgambetto alla collega" ecc...


Così, in questi giorni folle scenderanno in piazza a manifestare. Sarebbe bello farlo nel silenzio più dirompente se non si sa. Se non si conoscono le storie personali e non si sono vissute le situazioni meglio non commentare prima e dopo. "Io farei", "io direi", "com'è possibile" non servono proprio a nulla. 


E la manifestazione così intrisa di umile introspezione ed empatia al netto delle premesse implicite sarebbe toccante e profondissima. 


Conosco una donna che aveva tre bambini piccoli ed era lontana dai suoi familiari, dalla sua comfort zone e proprio delle "donne" tra i tanti le hanno voltato le spalle. Non c'era nessuno. Né istituzioni, né solidarietà, né interesse. Solo un manico di cazzi propri. Lei è rimasta, solo che a lei è andata meglio che ad Ana Maria e a tutte le altre.

Indossiamoli quei tacchi (che fanno paura più ai maschi che a noi in ultima analisi), non rinunciamo a quello che siamo davvero, alle nostre differenze, alla nostra forza intrinseca, usiamo le nostre vere qualità per affermarci: meno post squalificanti con lato B su Tristagram (sono convinta che la malizia sia negli occhi di chi guarda ma tendenzialmente sono contro gli eccessi e ridondanza. Sì alla nudità come forma d'arte ma non lo scatto amatoriale provocatorio) e più post pensanti, meno dispetti infantili e più sincera vicinanza tra noi, meno ego  e più ascolto. 

Rinegoziamo i nostri obiettivi perché mi sa che ci siamo tutte perse un po'. Riuscissimo a pensare a cosa c'è in gioco ogni volta che ci svendiamo e abbassiamo il nostro potenziale, forse cambierebbe qualcosa davvero. Intanto ripartiamo da oggi. Proviamo a portarci il ricordo di quelle anime strappate sempre un po' dentro di noi in ogni azione che compiamo e ogni volta che abbiamo a che fare con uno stronzo.


"Se pretende amore o sesso quando tu non vuoi
Se soffoca i tuoi sogni
Se ti intimidisce
Se ti plasma a suo desiderio
Se lede la tua autostima
Se ti tratta come oggetto
Se ti fa del male fisico
Se ti spinge e schiaffeggia
Se ti chiude in una stanza 
Se ti offende
Se ti umilia
Se minaccia te e i tuoi figli
Se ti chiede l'ultimo appuntamento
Se ti prende a calci, ti tira i pugni e ti strappa i capelli
Se ti telefona di continuo per insultarti
Se minaccia la tua libertà anche economica
Se ti ricatta
Se ti isola
Se danneggia le tue cose
Se ti infastidisce con SMS ossessivi
Se ti controlla
Se ti segue



...QUESTO NON E' AMORE". 



Campagna Polizia di Stato "Questo non è amore"





Per conoscere gli eventi legati alla Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne:

https://www.elle.com/it/magazine/women-in-society/a29870662/giornata-contro-la-violenza-sulle-donne-2019/

Altri link:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/19/femminicidi-nel-2018-uccise-142-donne-in-aumento-le-denunce-per-violenza-sessuale-stalking-e-maltrattamenti-in-famiglia/5571180/

https://news.avventisti.it/simboli-sensibilizzare-sulla-violenza-le-donne/

http://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?lingua=italiano&id=4498&area=Salute%20donna&menu=societa

https://www.istat.it/it/archivio/violenza