venerdì 14 dicembre 2018

La S-cultura delle unghie ieri, oggi, domani

"Unghie, unghione, unghiette, 
scintillanti, sfavillanti, luccicanti,
si aggirano per le strade come catarifrangenti
forse per far perdere la bussola ai meno abbienti
oppure per darsi un tono con mediocri espedienti.

Unghie, unghione, unghiette,

colorate, pittoresche, grottesche

suscettibili a tiepidi flirt o infelici tresche,
rotonde, a punta, squadrate e dal mood pensato

per donarci un aspetto ammaliante e sempre curato".



Il trend mood vuole che raffigurino Babbo Natale, renne, palline, stelle filanti, fiocchi e fiocchettini, cosparse di paillettes, pietrine, filigrane o qualsiasi cosa che dal tema natalizio sia applicabile. La nail art mania (ormai l'inflazionato vocabolo "arte" è accostato a tutto ciò che abbia un bisogno disperato di credibilità) è più che una semplice moda però, temo sia infatti destinata a non passare mai: un po' come il tempo quando ci si annoia.

Ne hanno fatta di strada i nostri artigli, valorizzati già 5.000 anni fa da una semplice manicure all'hennè in India fino a raggiungere oggi il podio dei protagonisti indiscussi della femminilità occidentale e di un settore che cresce paurosamente. "Paurosamente" nel senso che a me un po' paura ne fa questa cosa.

Agli esordi il colore applicato era un modo per identificare lo status sociale di una donna, oggi più o meno: spesso identifica il finto o ambito status sociale, l'incontinente voglia di esprimere la propria personalità, il proprio umore in modo istantaneo, il proprio istinto di difesa o bisogno di protezione, il desiderio di attirare l'attenzione su di un IO che grida: "guardami, io ci sono!". 

I padri della psicologia potrebbero dare infinite rappresentazioni dei perché che spingono ad un trattamento che allunghi, ricostruisca e/o copra con l'artificio le unghie naturali ma il bisogno profondo di ciascuna non risponde al quesito fondamentale: 

ha veramente senso tutto ciò?!

I costi: da listino una ricostruzione con colore/french si aggira sui 60/70 euro, la manutenzione ogni 15/20 giorni circa dai 10 ai 20 euro a seconda dell'intervento da fare. Sul fatto che la maggior parte scelga di sottoporsi a trattamenti homemade della zia, cugina, amica, sorella non metto becco ma dubito sia gratuito o esente da un qualche baratto. 

Sommando un tanto al chilo quindi body & nail art, estetica, chirurgia, make up, hair styling scopriamo presto perché tante famiglie tendano allo sfascio. Mariti ridotti ormai sul lastrico a furia di pagare i conti da beauty farm e sempre più abbandonati alle loro play station a causa degli interminabili trattamenti a cui si sottopongono le mogli, vengono avvistati accompagnare a passeggio le consorti nel breve tempo rimasto (spesso dedicato a shopping compulsivo da centro commerciale) con aria moribonda, trascinandosi avviliti fino a quando non incrociano gli occhi di un furtivo sguardo da cerbiatta che infonde una momentanea speranza illusoria di prospettiva felice.

Oltre al dramma economico-relazionale che affligge le famiglie, da sempre mi chiedo quali sono le operazioni quotidiane per mantenere pulite quelle impalcature artificiose che dovrebbero essere armi di seduzione, ma che spesso sono molto armi e poca seduzione. Mi chiedo pure se, qualcuna che non faccia alcun accorgimento ulteriore rispetto al tema dell'igiene ungueale, dia un nome o addomestichi la colonia di microbi e schifezze varie che possano infilarvisi nell'intersezione sottostante, proprio a ridosso del polpastrello. Confesso che è uno dei film horror che più spesso mi passano per la mente ogni volta che le osservo distrattamente.

Però, c'è da aggiungere che io in fondo sono una ragazza semplice. Sono una che, dopo aver comprato una trentina di smalti di tutti i colori e fatto mille tentativi di applicazione falliti ahimè per via della mia estrema fissazione per i dettagli (ricordo che a spennellate ultimate iniziavo ogni volta ad osservare insistentemente le micro imperfezioni, fino a levare con l'acetone ogni traccia di smalto accuratamente steso poco prima con aria compiaciuta e vittoriosa), ha capito che soffre di rigetto psicologico da prodotto acrilico/sintetico. 

D'altro canto le mie estetiste hanno presto intuito che non avrebbero mai fatto business-gold con me, poiché avrei prenotato sempre e solo manicure e pedicure senza smalto. Con unghie cortissime, s'intende. Una cliente androgina fedele ma basic, via!

Ma...sinceramente: A VOI MASCHIETTI PIACCIONO LE UNGHIE RIFATTE? 

Lo so, forse non eravate preparati perché dopo il tema tipico da anni  '90 sulle "tette rifatte sì, tette rifatte no" nessuno ha trasposto il focus critico sulle mani però…non vi sembra che la donna naturale e verace stile Sofia Loren nella veste di Adelina in "Ieri, Oggi e Domani" sia quanto di più sexy ci sia?!



Alle 18:43 del 14/12/18 il CORRIERE DELLA SERA pubblicava quest'impressionante articolo sulle unghie natalizie😱:

https://www.corriere.it/moda/beauty/cards/unghie-natalizie-idee-piu-divertenti-renne-fiocchi-neve/babbo-natale_principale.shtml