sabato 5 gennaio 2019

Where are we now?

All'uscita della fermata della metro milanese ci infilammo nella nostra edicola di fiducia e posai lo sguardo sulla copertina di Rockerilla che stava guardando Massi, dove balzava la tua sorridente figura con a fianco la scritta tra le altre "Anatomia di una leggenda vivente".
Commentai con un buffo e distratto: "Ma perché? E' morto?!". In pochi attimi mi resi conto irrimediabilmente dello strafalcione e mi voltai d'impulso indietro per verificare che nessuno avesse sentito.

Una volta tranquillizzata
mi girai verso il mio fidanzato che aveva uno sguardo a metà tra il grave e il divertito, lui che conviveva con me era abituato alle mie fantasiose uscite e così disse risoluto: "Se è vivente.. non può essere morto". Giusto, pensai. Un po' imbarazzata cercai dunque di dissimulare chiedendogli informazioni rispetto all'imminente uscita del tuo album. Mi rispose continuando a sfogliare le sue riviste preferite che si trattava del disco Blackstar, che l'aveva messo proprio il pomeriggio prima a casa nostra e che quindi era già uscito.. decisi quindi che era meglio stare zitta. 


Però subito dopo ripensai alla musica che aveva fatto da colonna sonora al pomeriggio antecedente. In effetti ascoltammo un cd, una canzone dopo l'altra e ad un certo punto nel prepararmi per uscire a cena fui pervasa da una tristezza infinita, quasi da indurmi ad un immotivato pianto. Dissi ignara: "Cavoli, amore ma cambia un po'.. sembra un requiem!". Replicò scocciato: "Ma che vuoi che sia! E' solo un po' in minore e dissonante..".


Il 10 gennaio 2016, due giorni dopo quella traccia funerea e sofferta arrivò la notizia della tua scomparsa. Massi iniziò a guardarmi insospettito e in certi momenti confesso di aver ceduto al labile pensiero di essere posseduta dal "dono" di portare sfiga ma fui salvata dall'averne certezza per il rotto della cuffia, dalla notizia che eri malato da tempo e che quell'ultimo lavoro era una sorta di addio ai tuoi fan. L'avevi fatto apposta, scellerato! Prima di te, solo Mozart credo riuscì ad abbozzare il suo requiem. E poi, per tanto infelice che fosse l'ultimo mio commento sull'album aveva fatto centro: questo era il TUO requiem e volevi accompagnarci mano per mano alla tua uscita di scena con tutte le declinazioni emotive che questa perdita potesse portare.

Da quando te ne sei andato ti giuro David che sei sempre stato a casa nostra, non è passato un giorno che Massi non ti omaggiasse in qualche modo: cd, vinili, testi canzoni, libri, notizie web, articoli di giornale, interviste, special tv... 


Io una devozione così non l'ho mai vista. 

Addirittura lui che è un insegnante, insegna ai grandi (ai lavoratori) ha scritto un pezzo su di te ( https://blog.execohr.it/nutriMenti/l-arte-dovrebbe-produrre-estetica.html ) e un corso di formazione insieme al suo socio ed amico Diego: sì, anche lui di secondo nome fa David Bowie. Il corso giusto perché tu sappia si chiama "Bowie in azienda" e utilizza tutta la tua vita artistica e non come metafora per ricavare ingredienti che oggi nel lavoro sono più utili che mai, oggi che di Heroes le aziende ne hanno bisogno come il pane. 

Immaginati un ingegnere di software o una CFO impettiti e sostenuti dopo un corso che parla di te, delle tue collaborazioni e snocciola passo passo la tua arte: in genere  i loro elettroni e neuroni vengono talmente shakerati ed ispirati che dopo sarebbero pronti a rivoluzionare la storia dell'umanità nei loro campi direttamente alla Silicon Valley o alla Trump Organization!


A parte tutto evidentemente sapevo poco o nulla di te, neanche sapevo che quella bella canzone che mettevano al programma televisivo che guardavo sempre Meteore - alla ricerca delle stelle perdute fosse tua! Posso però ritenere di aver recuperato un bel po' di informazioni grazie a Massi e al suo culto quotidiano nel tempio che è diventata casa.

Le curiosità a cui penso più spesso su di te sono:

  1. La tua liaison con Amanda Lear, che mi ha fatto constatare che oltre ad essere una fascinosa musa effettivamente è una donna. Ho sempre pensato il contrario, poiché le sue corde vocali non avrebbero tradito neanche un sordo. Invece no! Anche perché pensare a te che vai con una donna che ricorda un uomo che è diventato donna ma che alla fine è un uomo davvero...insomma non ci posso pensare, troppo impegnativo e contorto. 
  2. Il pallore di Ziggy, l'ombretto azzurro, i capelli arancioni e il completo verde acqua con cravatta rossa che gli stanno benissimo in Life on Mars. Invidio quel look, soprattutto l'ombretto. Ci fosse stata vita intelligente su Marte certamente avrebbe catalizzato l'attenzione.
  3. La tua magrezza eccessiva, non ho capito se voluta o consequenziale alle tue balorde dipendenze. Il fatto che ti nutrissi di solo latte e peperoni rossi mi stupisce sempre, nel caso io avrei scelto latte e spaghetti di grano duro. O latte e riso, così ci avrei potuto fare una minestra. 
  4. Quanto è bella Iman, una dea coraggiosa. La ricordo nei panni di Regina Nefertiti accanto al Faraone Ramses II (Eddy Murphy) nel video Remember the Time  dove, sedotta dalle magie e dalle adulazioni del misterioso e femmineo Michael Jackson gli concede pure un bacio. Un bacio quasi lesbo direi, di una donna libera e audace che non ha confini.
Ma parliamo della mia canzone preferita: Where are we now? Quando ascolto quella ballata del 2013 non arriviamo alla seconda strofa che ogni maledetta volta ho già gli occhi umidi. Mi immagino sempre che me la canti mentre danziamo abbracciati a Potsdamer Platz e poi mi asciughi con tenerezza gli occhi dalle lacrime che si confondono con una grigia pioggia berlinese. Sarebbe una buona occasione per conoscerci e farmi visitare la città, non credi?

David, dove siamo ora? Io non so dove vanno gli artisti quando muoiono, non credo che ci sia un posto dedicato perché le anime sono tutte uguali e più riflettono lo spirito e più brillano di amore immenso e luce. E di quell'amore e luce irradiano gli altri. Di certo, un po' di quei raggi sono qui, custoditi in casa nostra per restituirti quell'immortalità che ti spetta.

As long as there's sun
as long as there's rain, 
as long as there's fire, 
as long as there's me, 
as long as there's you.

 Ciao David.



Per ascoltare l'album Blackstar - 2016:
https://www.youtube.com/watch?v=RPbuxapYWFc&t=611s

Per ascoltare Heroes - 1977 :
https://www.youtube.com/watch?v=lXgkuM2NhYI

Per ascoltare Life on Mars - Hunky Dory - 1971:
https://www.youtube.com/watch?v=AZKcl4-tcuo

Per ascoltare Where are we now? - The Next Day - 2013:
https://www.youtube.com/watch?v=QWtsV50_-p4

Per ascoltare Remember the time - Dangerous - 1991:
https://www.youtube.com/watch?v=LeiFF0gvqcc

Per conoscere David Bowie:
http://velvetgoldmine.it/biografia-di-david-bowie/