venerdì 21 dicembre 2018

Il senso della Vita

"Cosa sono io?" Domandava il cuore puro del giovane.
Il sapiente rispose: "non sei altro che parte integrante del Tutto."
"E maestro ditemi, cosa c'era prima di me? E dopo questa vita cosa mi aspetta, forse il nulla?"
Ed egli rispose: "sei sempre stato, sei e sempre sarai.
Il nulla e' un'invenzione del male che voleva imprigionare l'uomo nella paura."


"Ma come fate ad esserne sicuro? Avete delle prove?" Lo incalzò il ragazzo.
Il saggio allora rispose: "il nulla non e' e non e' concepibile nemmeno dal pensiero. Solo l'essere è."
Il giovane tormentato insistette e disse: "forse e' tutto vero quel che dite, ci dovrei riflettere!
Ma ora rivelatemi: "perché IO sono e sono qui?"

Il sapiente aggiunse: "siete figlio del Creatore e parte del Tutto, siete l'occhio vigile del Padre e il custode del suo regno.

Il sapiente che vide il giovane smarrito e confuso allora bonariamente proseguì: "quando venne creato il Tutto l'uomo non esisteva, la splendida creazione Divina era come un immenso dipinto che conteneva ogni cosa! Così Dio divise tutti gli elementi che componevano il suo Progetto; le montagne rappresentavano la Forza, il tramonto la Calma, i fiori la Bellezza, il mare la Vivacità, gli animali l'Innocenza e cosi via.. Così scompose dunque l'ultimo elemento. 
Esso doveva rappresentare l'essenza ed il significato della vita e custodire inconsapevolmente questa verità nella sua memoria. E' così che dal fango e dal soffio Divino nacque l'uomo. 
Dal Tutto però nacque anche il Male che invidioso e rancoroso di non avere avuto mostranza e conoscenza alcuna nella creazione, si vendicò celandosi dapprima nei fantasmi impalpabili e fu così che nacquero la Paura, l'Incubo, la Scontentezza, la Noia e via via insinuò nello sguardo e nell'animo la Bruttezza, la Sofferenza e l'Inganno. Esso però che era costituito da tutti questi elementi negativi e ancor tanti di più, rimase insoddisfatto della sua opera. 

Bramò pertanto un piano per addentrarsi nell'unica creatura in cui poteva concretizzarsi la sua azione e perpetuarsi la sua esistenza. Assunse le sembianze di un uomo, avvicinò una donna sussurrandogli: "se ti concederai a me allora ti rivelerò il senso della tua esistenza". La donna, curiosa di natura e pur di ingenuità costituita, fu sedotta e si concesse a quell'uomo che ostentava tutte le più grandi Virtù sotto menzognere spoglie. Quando Dio si accorse ormai era troppo tardi e il Male rese gravida l'umanità prendendo forma e potere. Per proteggere da se stessa la sventurata creatura allora Dio cancellò la memoria del Prima e del Dopo dalla mente di ciascuno e celò nei meandri dell'anima il Senso della Vita insinuando di conseguenza il Dubbio e la Diffidenza ma anche la tensione naturale all'infinito."

Il giovane che aveva ascoltato attentamente tutta la storia rimanendone colpito fu assalito da un ultima domanda: "se quanto dite è Verità, come fate a sapere queste cose con cosi tanta sicurezza senza ostentare presunzione alcuna?"

Il sapiente sorrise, guardò il ragazzo con infinita serenità e disse: "La rivelazione di Dio si manifesta nella purezza dell'anima".





Marc Chagall, Natività, 1941
La Natività ricorre anche nelle produzione artistica più recente. Il delicato dipinto di Chagall si inserisce nell’ambito dei soggetti religiosi rappresentati dal pittore russo, con una tecnica fedele a quella dei soggetti laici. Onirica e quasi fiabesca, l’opera oppone a una Madonna con Bambino, eterea e sospesa sul lato sinistro del dipinto, un Cristo crocifisso fluttuante sopra una distesa di rose e di simboli dai colori vivaci. Una lettura in chiave contemporanea di un soggetto millenario.